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E’ ormai una settimana che in televisione, sulle reti mediaset, in ogni trasmissione e pubblicità, passa il messaggio promozionale della Fabbrica del Sorriso, associazione benefica contro i mali del mondo. E’ VERGOGNOSO! E’ SCANDALOSO! Mi riferisco al continuo martellamento di Vip, tra conduttori, attori, e perfino giornalisti, a chiedere soldi, siano essi solo 2 euro o 5 euro. E’ scandaloso, come, in un momento di crisi come quello che stiamo affrontando, si permettano di chiedere anche solo 2 euro. Perché, per tutto il rispetto che si possa avere per le associazioni o le persone a cui siano destinate le offerte, attualmente ci sono persone che non arrivano a fine mese e non  possono nemmeno riuscire a comprare da mangiare, e 2 euro possono far comodo anche per comprare una pagnotta di pane. Mi piacerebbe sapere se loro, i Vip, in prima persona, oltre a mettere in prima persona le loro belle facce da cazzo, aprano i loro portafogli carichi di denaro e si impegnino in prima persona per donare, perché no, qualche migliaio di euro!! Perché solo loro, con cospicui assegni, potrebbero fare più di quello che adesso l’intero popolo italiano possa fare, visto che il popolo italiano lotta per sopravvivere. In questo momento mi vergogno di essere italiano e rimanere a guardare quello che adesso è uno scandalo assoluto da vedere, ed immagino i commenti della gente, in casa propria, al passaggio di questa pubblicità, sapendo che non ce la faranno ad arrivare a fine mese. Quelle persone che devono lottare per la propria famiglia, la propria casa e la propria dignità.

VERGOGNATEVI!!

L’art.18 sparisce. Quello che sembrava l’unica arma di difesa per i lavoratori dipendenti contro il licenziamento, va in pensione, salvo alcuni casi particolari. E’ stato questo il principale argomento di discussione tra i sindacati e Confindustria, insieme ad altri punti decisivi per la riforma del lavoro. Contratti a tempo determinato, iva, facilitare l’accesso al lavoro ( apprendistato, contratti di inserimento, tirocini, e l’introduzione di ammortizzatori sociali.

Art.18. Resta solo per i licenziamenti discriminatori e resta valido anche per le aziende con meno di 15 dipendenti. Il reintegro sul posto di lavoro, sarà accompagnato dal versamento dei contributi. Per i licenziamenti disciplinari, ci sarà un rinvio a giudizio, che potrà prevedere un indennizzo fino ad un massimo di 27 mensilità, ed il reintegro nei casi più gravi. Mentre per quei licenziamenti individuali, per motivi economici, è previsto un indennizzo che vada da un minimo di 15 ad un massimo di 27 mensilità dall’ultima retribuzione. Continua a leggere

Testo di Andrea Milioni

I tre criminali che nello scorso 2 marzo, durante una rapina in villa, nella zona di Perugia, a Resina precisamente, avevano ucciso il banchiere Luca Rosi, sono finalmente finiti in galera. Il posto che gli spetta, e diciamo pure che gli va anche di lusso, vivendo in Europa, dove la pena di morte non è in vigore. Nei giorni scorsi, al confine con la Slovenia, erano stati arrestati Iulian Ghirghita e Aurel Rosu, due dei componenti della banda. Con un grande lavoro di squadra, c’è da sottolinearlo, i Carabinieri del Reparto crimini violenti del Ros, insieme a quelli del comando provinciale di Perugia, sono riusciti ad arrestare anche il terzo ed ultimo componente. Dorel Gheorghita, questo il nome del criminale, 23 anni, è stato arrestato in Romania, a casa della suocera, dove la polizia romena, da giorni lo teneva d’occhio, dopo aver intercettato le sue telefonate con uno dei due arrestati in Italia. Purtroppo, una magra consolazione per la famiglia del banchiere che allevia leggermente la loro sofferenza. Ed è da sottolineare come ancora una volta, siano cittadini dei paesi dell’est ad essere protagonisti di queste vicende di cronaca nera. La ferocia con la quale si accaniscono sulle vittime, siano esse donne, uomini e perfino bambini, perché ricordiamo, che nella vicenda di Perugia, era presente il nipotino di 8 anni della vittima, e che probabilmente rimarrà scioccato a vita, è tipica di queste persone, perché vogliamo pensare che un italiano non si abbasserebbe mai a tanto. E’ pur vero che la giustizia che non funziona a dovere li incentiva anche come potrebbe incentivare un italiano. Quello che c’è da mettersi in testa, è che bisogna fare prevenzione per evitare certi fatti. Per prevenzione si intende fermarli in partenza, impedire che sbarchino clandestinamente nel nostro Paese. Queste idee non devono far pensare ad una mentalità retrograda e nemmeno ad un giudizio negativo della gente, che potrebbe accusare di razzismo. Bisognerebbe che chi si permette di giudicare in questa maniera, possa vivere esperienze simili, ma naturalmente non lo auguriamo a nessuno. Adesso, un problema che potrebbe sorgere, ed è un aspetto negativo che viviamo da sempre qui in Italia, è il tempo che la giustizia debba affrontare per incriminare in via definitiva questi tre delinquenti col passaporto. Perché il pensiero maligno che ci attanaglia, è che alla fine non scontino la pena reale che debba spettargli, oppure vuoi che alla fine vengano liberati tra un paio d’anni per decorrenza dei termini del processo. E come al solito si parla di doppia morte per le vittime. Impedire che queste persone entrino liberamente nelle nostre case, significa dare più libertà ai cittadini che hanno diritto di difendere la propria casa, i propri beni, e soprattutto la propria famiglia. Impedire che attraversino i mari italiani ed accasarsi negli angoli remoti del nostro Paese, è la prima via da seguire, senza falso moralismo di chi è disposto ad accettarli solo perché sono in cerca di un lavoro onesto. Ma siccome la situazione nostrana non può far fronte a tutto questo, altrimenti non saremmo in crisi economica, non dobbiamo dare false speranze a queste persone, che una volta qui, non esiteranno a rapinare, uccidere, spacciare ed istituire la prostituzione portando anche donne dei loro stessi paesi. L’appello è BASTA! BASTA! BASTA! Basta con l’immigrazione, ripuliamo l’Italia e ridiamola agli italiani.

Il ritorno a casa da una gita in montagna che si trasforma nella fine della vita per 22 famiglie. Quelle famiglie che hanno pero in un tragico incidente, i loro figli adolescenti. Ventidue vittime innocenti, su un totale di 28 morti, 6 infatti erano adulti. La causa, sembra una distrazione dell’autista che cercava di inserire un dvd per tenere occupati i ragazzi. Una distrazione fatale che è costata la vita a 28 persone, altri 3 ragazzi sono in condizioni critiche e speriamo che ce la facciano. Possibile che da una vacanza di una settimana non si faccia più ritorno a casa? Ma la legge, non prevede forse che gli autisti debbano essere due per i lunghi viaggi? E come è ammissibile che un autista che ha nella sua responsibilità la vita di oltre 60 persone, possa commettere un errore cosi banale. Ma la legge anche da questo punto di vista, prevede sentenze strane. Sembra che sul territorio italiano, in alcune zone, si pensi al tratto appenninico Tosco-Emiliano, vige da sempre il divieto di sorpasso per i camion, autotreni ed autoarticolati. Sia pur concesso che il divieto sia corretto, è pur vero che spesso si formano code inquietanti per veicoli molto vecchi che carichi come somari da soma, percorrono il suddetto tratto a velocità considerevolmente basse. In questa maniera, si pensa di ridurre il pericolo nelle gallerie durante un trattom particolarmente avverso, evitando il rischio di collisione con altre vetture. Ma è strano come si sia pensato di applicare il divieto ai TIR e non ai Pullman adibiti al trasporto di persone. Basta percorrere il tratto in questione per rendersi conto a quale folle velocità questi giganti su ruote colmi di persone, sfrecciano e sorpassano oltre i limiti consentiti. E le gallerie non sono certo un impedimento. Non sarebbe più ragionevole applicare tale divieto a quei mezzi che trasportano decine e decine di persone, piuttosto che ad un mezzo che trasporta quintali di materiale vario? Certo sono pericolosi entrambi, ma la vita delle persone contro merce da magazzino non dovrebbe essere barattata. Una distrazione che è costata molte vite, 22 giovani vite spezzate, 22 famiglie che piangono e che non si riprenderanno mai più. E’ un appello che deve essere ascoltato questo, per far star tranquilli in futuro, noi che siamo genitori di piccoli alunni, che un giorno forse attraverseranno lo stesso tratto, e che vogliamo che tornino a casa felici con i loro ricordi della gita condivisa con amici e compagni. Vogliamo che abbiano la possibilità di raccontarci le loro storie e non vogliamo piangerli. Cambiamo le leggi sulle strade. Diciamo basta alle alte velocità dei Bus e alla possibilità di sorpasso nei tratti pericolosi. Le leggi devono essere più severe, ma ci riusciremo a farle cambiare? Siamo in Italia, e l’impossibile è di casa!!

Una sentenza della Suprema Corte, dichiara che le coppie gay hanno ugual diritto alla vita matrimoniale, pur non essendo in vigore una legge che riconosca il matrimonio tra persone dello stesso sesso. La sentenza arriva dopo un ricorso presentato da una coppia omosessuale di Latina, che si era vista respingere dal comune di residenza, sia dal tribunale che dalla Corte d’Appello, la richiesta di trascrizione del matrimonio celebrato all’estero nel 2002. La sentenza prevede che le coppie gay, che vivano una relazione stabile, hanno gli stessi diritti di vita familiare delle coppie etero. La notizia ha fatto la felicità delle associazioni gay, tutte!! Ma Maurizio Lupi del Pdl afferma che il matrimonio sancito dalla legge e dalla Chiesa, è quello tra uomo e donna. E noi siamo daccordo con lui. Il problema è che se viene accordata questa legge, presto, come è successo molte volte, e per cui si combatte ancora, è che queste coppie spesso hanno richieste di adottare figli. E quale peggior inferno per un bambino, crescere tra due mamme o due papa? E pur rispettando le suddette coppie, non è concepibile il loro manifestar liberamente per le strade con manifestazioni come il Gay Pride. Che facciano pure la loro vita matrimoniale, nella loro privacy e nessuno li additerà come meschini, che sono quando ci accusano di essere ancora all’antica e di avere la mentalità chiusa. E noi ai nostri figli vogliamo insegnare quello che la storia e la religione ci ha insegnato. Che le famiglie sono mamme, papa e bambini. E quando racconteremo loro qualche storia, racconteremo ancora, forse che la cicogna porta i bambini, ma mai che le coppie di fatto sono due papa o due mamme!!

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